C’è un suono di chitarra dietro quell’angolo, in una stradina che incrocia con una piazza, che poi si dirige verso il mare, che a sua volta, apre sul mediterraneo, nella zona limitrofa allo stretto di Gibilterra, laddove il calendario sembra essersi fermato al 1930.
C’è una ballerina di flamenco che sistema il suo abito e anche la sua acconciatura prima di andare in scena, tra la folla che attende intrepida, di ascoltare ancora più musica.
Quella donna è accompagnata da sua sorella, con sguardo identico e passione per la danza accesa e viva negli occhi… con una precisione maniacale sistema la stringa della scarpa, con cui danzerà per rievocare ancora una volta i fasti e le note di una danza antica e radicata qui a Malaga.
Per chi non avesse mai assistito ad una esibizione di flamenco, tutto questo sembra un rito ovvio e magari può essere improvvisato da chiunque! credo di no, ammetto che leggo negli occhi di questi artisti, un rapporto mistico con la musica e con il pubblico che applaude, tiene il ritmo a tempo con la chitarra che per due ore non cessa di suonare nemmeno un minuto.
C’è un signore sui sessantacinque anni (essendo ottimisti e generosi) che lentamentearriva da un altro lato della stanza, è il cantante del gruppo in scena questa sera; sistema il microfono con precisione… sembra compia questo gesto da circa gli stessi anni riportati sul suo documento d’identità. L’esibizione di Flamenco al ristorante “El jardin” di fianco alla cattedrale, è il perfetto show per un diversivo quando arriva il venerdì o sabato sera, dove ad un menu fisso di 30€ a persona, si degustano paella, salmone, gamberoni, Sangria, e dolci tipici.
Il grande spettacolo però è tutto delle ballerine di flamenco, che danzano con il pubblico, e addirittura pescano tra i commensali più anziani, un uomo anziano che a fatica si alza e si unisce a loro!
quando incitano questo signore a prendere posto con loro nell’orchestra, egli si presenta come uomo pensionato, vivente in America ma a Malaga per pochi giorni in visita alla sua terra d’origine! Questo signore prende la scena e sbaraglia il pubblico cantando un brano esattamente come un professionista! i suoi occhi si riempiono di puro orgoglio patriottico
guadagnandosi l’applauso di un pubblico commosso!
E’ questo il senso di ospitalità che racconto a chi legge questo articolo, in Spagna, in Andalusia, la musica bacia i turisti, proprio come il sole bacia le onde del mare che increspano la prua del transatlantico che ogni giorno porta ancora più gente tra le strade di questa bella nazione, che sa insegnare ospitalità fatta di musica, di sorrisi, di profumo di fiori sbocciati poche settimane fa, i giardini verdissimi della città ti invogliano a fermarti per una foto, le botteghe pienissime di prosciutti iberici, vini della regione circostante, botti di sherry, quel famoso vino liquoroso di vendemmia tardiva, prodotto in questa regione, tra uve palomino, muscatel e Pedro Ximenes, e vini dolci addirittura autografate dai personaggi famosi!!
é il caso di fare una visita al “Bodega El Pimpi” che combina grandi spazi interni fioriti e pareti interne arredate con grosse botti di vino posto a maturare, tutto unito a dei magnifici manifesti che pubblicizzano spettacoli di corrida del secolo passato.
Il mediterraneo è amore, è sole, è profumo di giardino, è musica.
Il mediterraneo insegna l’ospitalità genuina colorandola di glicine e biancospino.
Il mediterraneo ha il ritmo del flamenco e il tono spiritoso dello sherry!
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